Concordato preventivo biennale
Indice
- Cos’è il concordato preventivo biennale
- Requisiti
- Cessazione e decadenza
- Concordato preventivo biennale per i forfettari
- Calendario fiscale
- Modulistica
- Tabella riepilogativa
Concordato preventivo biennale: cos’è
Con il D.M. 14/06/2024, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha approvato la metodologia relativa al concordato preventivo biennale. Questo strumento permette alle imprese e ai professionisti di minori dimensioni di concordare preventivamente il reddito d’impresa o di lavoro autonomo (nonché il Valore della Produzione Netta ai fini dell’IRAP) da dichiarare per il periodo oggetto del concordato; su tale reddito vengono liquidate le imposte, indipendentemente dal reddito effettivamente conseguito.
Il concordato preventivo biennale rappresenta un nuovo approccio fiscale che mira a stabilire un rapporto più collaborativo tra i contribuenti e l’amministrazione finanziaria cercando di trovare un equilibrio tra la necessità di raccogliere entrate fiscali e la volontà di supportare le imprese durante i periodi economicamente difficili.
Il concordato preventivo biennale (CPB) è previsto per il 2024 e 2025; per il 2024 è riferito al 2023 e ai due anni precedenti (2021 – 2022).
Chi può accedere al concordato preventivo biennale: i requisiti per le partite IVA
Possono accedere:
- i contribuenti esercenti attività d’impresa che applicano gli Indici sintetici di affidabilità (ISA);
- i titolari di reddito di lavoro autonomo derivante da arti e professioni
Per ottenere l’ammissione al concordato preventivo biennale, i contribuenti devono rispettare un criterio fondamentale: non devono avere debiti tributari o, nel caso in cui ne abbiano, devono estinguere quelli superiori ad euro 5.000,00 relativi ai tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate, comprensivi di interessi e sanzioni.
Come prima citato, un requisito importante per accedere al concordato preventivo biennale sono gli indici sintetici di affidabilità per cui credo sia opportuno fornire qualche nozione in merito.
Gli Indici sintetici di affidabilità (ISA) rappresentano uno strumento attraverso il quale si intende fornire ai professionisti e imprese un riscontro accurato e trasparente sul loro livello di affidabilità fiscale. Essi consentono agli operatori economici di valutare autonomamente la propria posizione e di verificare il grado di affidabilità su una scala di valori che va da 1 a 10.
Per i lavoratori autonomi e le imprese che risultano “affidabili” sono previsti significativi benefici premiali.
A seconda del valore raggiunto, per esempio, possono essere esclusi da alcuni tipi di controlli o beneficiare della riduzione dei termini per gli accertamenti da parte dell’Agenzia delle entrate o essere esonerati dall’apposizione del visto di conformità̀ per la compensazione dei crediti d’imposta.
Tornando al concordato preventivo biennale, nel caso in cui l’applicazione degli ISA per il 2023 non fornisca un risultato di piena affidabilità fiscale, il reddito proposto in sede di concordato terrà conto di tale condizione, andando a modulare il reddito per recuperare il gap di affidabilità fiscale.
Il reddito d’impresa ovvero di lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni non può assumere un valore inferiore a 2.000 euro.
Il valore della produzione netta oggetto di Concordato è individuato senza considerare le plusvalenze e le sopravvenienze attive, nonché le minusvalenze e sopravvenienze passive.
Il valore della produzione netta non può assumere un valore inferiore a 2.000 euro.
L’accettazione della proposta obbliga il contribuente, nei periodi d’imposta oggetto di CPB, a adempiere agli ordinari obblighi contabili e dichiarativi e a riportare gli importi concordati nelle dichiarazioni dei redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive.
L’adesione al concordato non produce effetti a fini dell’imposta sul valore aggiunto.
Una volta decorso il biennio concordato, l’Agenzia delle Entrate proporrà una nuova adesione per il biennio successivo, assumendo con ogni probabilità, il risultato del biennio trascorso.
Peraltro, la copertura premiale del concordato non appare particolarmente migliorativa rispetto al regime premiale ISA; pertanto i soggetti che già ottengono un buon punteggio ISA e non si attendono particolari incrementi di reddito sui periodi futuri, non avranno un incentivo sensibile all’adesione.
Condizioni ostative
Non possono accedere al CPB i contribuenti con:
- mancata presentazione della dichiarazione dei redditi in relazione ad almeno uno dei tre periodi d’imposta precedenti a quelli di applicazione del Concordato;
- condanna per uno dei reati previsti dal Codice civile o dal Codice penale, commessi negli ultimi tre periodi d’imposta antecedenti a quelli di applicazione del Concordato.
Cessazione del concordato preventivo biennale
La cessazione del CPB avviene quando:
- il contribuente modifica l’attività svolta nel corso del biennio rispetto a quella esercitata nel periodo d’imposta precedente il biennio stesso. È importante specificare che la cessazione non si verifica se per le nuove attività è prevista l’applicazione dello stesso ISA;
- il contribuente cessa l’attività.
Decadenza del concordato preventivo biennale
La decadenza del concordato, invece, avviene:
- a seguito di accertamento, nei periodi di imposta oggetto del concordato o in quello precedente, risulti l’esistenza di attività non dichiarate o l’inesistenza o l’indeducibilità di passività dichiarate, per un importo superiore al 30% dei ricavi dichiarati;
- a seguito di modifica o integrazione della dichiarazione dei redditi, i dati e le informazioni dichiarate dal contribuente, determinano una quantificazione diversa dei redditi o del valore della produzione netta rispetto a quelli in base a cui è avvenuta l’accettazione della proposta del concordato;
- quando sono indicati nella dichiarazione dei redditi i dati non corrispondenti a quelli comunicati ai fini della definizione della proposta del concordato;
- quando vengono meno i requisiti relativi ai debiti tributari;
- quando viene omesso il versamento delle somme dovute a seguito dell’adesione al concordato, fermo restando che, anche in caso di decadenza, restano comunque dovuti gli importi oggetto degli omessi versamenti.
Concordato preventivo biennale per forfettari
Anche i contribuenti forfettari riceveranno una proposta di concordato preventivo che permetterà loro di congelare il pagamento delle imposte dovute per il futuro senza ricevere alcun controllo. Il concordato preventivo 2024 non è biennale per i forfettari ma è limitato ad una singola annualità ed è in via sperimentale. La possibilità di attendere fino al 31 ottobre 2024 per decidere se accettare o meno la proposta elaborata dagli uffici dell’Agenzia delle Entrate permette ai forfettari di annullare il rischio che il reddito proposto sia superiore a quello effettivo e avere un’imposizione fiscale invariata fino a tutto il 2025 conoscendo esattamente le somme dovute. Confrontando, quindi, i propri dati con il reddito elaborato dall’Agenzia delle Entrate che formerà la proposta di concordato, i forfettari avranno la possibilità di valutare la convenienza o meno della proposta del Fisco.
Concordato preventivo biennale: il calendario fiscale 2024
Il calendario fiscale 2024 risulta essere il seguente:
15 giugno 2024: l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione l’applicativo software per l’acquisizione dei dati necessari per elaborare la proposta. Su tali basi informative, l’Agenzia delle Entrate formulerà una proposta per la definizione biennale del reddito derivante dall’esercizio d’impresa o dall’esercizio di arti e professioni e del valore della produzione netta;
31 luglio 2024: si procederà al versamento del saldo 2023 e del primo acconto 2024 senza considerare la proposta di concordato;
20 agosto 2024: si procederà al versamento di saldo 2023 e primo acconto 2024 con la maggiorazione dello o.40%;
31 ottobre 2024: sarà il termine ultimo per l’invio telematico della dichiarazione dei redditi e per l’adesione al concordato;
30 novembre 2024: in sede di versamento del secondo acconto 2024 si procederà al conguaglio tenendo conto dell’eventuale adesione al concordato.
Modulistica del concordato preventivo biennale
Ai fini dell’applicazione del CPB, ciascun contribuente può calcolare la propria proposta per la definizione biennale del reddito derivante dall’esercizio d’impresa o di arti e professioni e del valore della produzione netta rilevanti ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP, dichiarando i dati rilevanti per l’applicazione degli ISA più altri dati specifici per il CPB attraverso l’utilizzo del software “Il tuo ISA”. I dati che scaturiscono da questa elaborazione dovranno essere forniti all’Agenzia delle Entrate dieci giorni prima della data di scadenza del versamento del saldo delle imposte sui redditi e dell’IRAP (quando dovuta).
Di seguito il link per accedere al modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini della determinazione della proposta di Concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2024 e 2025:
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/6224077/Istruzioni+per+la+co mpilazione_V1.pdf/8d72887b-6c4d-eb93-540a-2025aecbc50a