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Flat tax incrementale: cos’è, calcolo e funzionamento

L’art. 1, comma 55–57 della L. 29.12.2022 n. 197 ha introdotto la Flat tax incrementale, un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali, pari al 15%, da applicare sulla differenza tra il reddito d’impresa o di lavoro autonomo determinato nel 2023 e il reddito d’impresa o di lavoro autonomo d’importo più elevato dichiarato nel triennio che parte dal 2020 al 2022, al netto di una franchigia del 5%.

Ambito temporale

L’imposta sostitutiva è operativa limitatamente all’anno 2023, nell’ambito del modello Redditi PF 2024 (sezione II del quadro LM).

Requisito soggettivo

Possono avvalersi del regime della Flat tax incrementale gli imprenditori individuali, gli imprenditori agricoli individuali, gli esercenti arti e professioni in forma individuale.

Sono esclusi invece dal beneficio: i redditi delle società di persone, imputati ai soci in ragione del principio di “trasparenza”; i redditi delle società di capitali, imputati ai soci a seguito dell’esercizio dell’opzione per la trasparenza fiscale ex art. 116 Tuir; i redditi derivanti dall’esercizio di arti e professioni in forma associata, imputati ai singoli associati; chi applica il regime forfettario, eccetto chi ne è decaduto per ricavi/compensi superiori ad € 100.000; i soggetti che hanno avviato l’attività nel 2023.

Requisito oggettivo

Il calcolo si effettua in base all’incremento di reddito dell’anno 2023 rispetto a quello (più elevato) nell’ambito del triennio 2020-2022.

Pertanto, l’imposta sostitutiva si calcolerà su una base imponibile, non superiore a € 40.000, data dalla differenza tra il reddito relativo al periodo d’imposta 2023 e quello d’importo più elevato dichiarato con riferimento agli anni dal 2020 al 2022, decurtata di un importo pari al 5% di quest’ultimo ammontare.

Calcolo e determinazione dell’incremento reddituale

Per determinare la base imponibile incrementale e l’imposta sostitutiva occorre:

  • effettuare la differenza tra il reddito d’impresa o di lavoro autonomo del 2023 e quello più alto del triennio precedente;
  • applicare alla differenza la franchigia del 5%, calcolata sul reddito più alto del triennio 2020-2022;
  • applicare l’imposta sostitutiva del 15% sul reddito incrementale così determinato, entro il limite massimo di € 40.000. La quota di reddito non soggetta a imposta sostitutiva confluisce nel reddito complessivo e si rende applicabile la tassazione progressiva ai fini IRPEF, secondo gli ordinari scaglioni di reddito, e le relative addizionali.

ESEMPIO

Partiamo per comprendere meglio la determinazione della base imponibile sulla quale applicare l’aliquota agevolata. Ipotizziamo il caso di un contribuente che, in sede di dichiarazione dei redditi 2024, valuti la convenienza o meno di prendere in considerazione l’applicazione della Flat tax incrementale e che abbia conseguito redditi d’impresa e di lavoro autonomo nei seguenti periodi d’imposta:

  • nell’anno 2023 € 100.000;
  • nell’anno 2022 € 80.000;
  • nell’anno 2021 € 60.000;
  • nell’anno 2020 € 40.000.

Il primo passaggio è quello di effettuare la differenza tra il reddito dell’anno 2023 (100.000 €) e quello più alto conseguito nel triennio precedente ovvero nel 2022 (€ 80.000); poi subentra la decurtazione del 5% calcolata sul reddito più elevato del triennio (dunque € 80.000 x 5% = € 4.000). La base imponibile dell’imposta, dunque, sarà pari a € 16.000 (€ 20.000 – € 4.000).

Sulla quota restante di reddito 2023 (€ 84.000) si applica l’IRPEF in via ordinaria.

Dunque, in maniera estremamente semplificata, senza considerare quindi detrazioni, addizionali etc., il contribuente avrebbe un risparmio fiscale consistente.

ANNO E MODALITA’ DI CALCOLOIMPORTO IN €
Reddito d’impresa e/o lavoro autonomo 23100.000
Reddito d’impresa e/o lavoro autonomo 2280.000
Reddito d’impresa e/o lavoro autonomo 2160.000
Reddito d’impresa e/o lavoro autonomo 2040.000
Differenza tra il reddito 2023 e il reddito 2022
(il più alto del triennio  precedente)
100.000 – 80.000 = 20.0000
5% di franchigia sul reddito più elevato 
del triennio precedente
5% di 80.000 = 4.000
Reddito soggetto a flat tax incrementale 
con aliquota al 15%
20.000 – 4.000 = 16.000
Reddito che confluisce nel reddito 
complessivo con IRPEF ordinaria
100.000 – 16.000 = 84.000

Compilazione della sezione II del quadro LM del Modello Redditi PF 2024

La flat tax incrementale è dichiarata nella sezione II del quadro LM.

  • Nel rigo LM12 vanno indicati i redditi d’impresa e di lavoro autonomo del triennio precedente, con l’importo maggiore aumentato del 5%.
  • Nel campo LM13 col. 1 vanno riportati i redditi d’impresa e di lavoro autonomo conseguiti nel 2023. Le eventuali perdite non si rilevano per il calcolo della flat tax (nel campo non possono quindi essere presenti valori negativi).
  • Il rigo LM14 col 1 calcola l’incremento reddituale lordo pari alla differenza, se positiva tra LM13 col. 1 e LM12 col. 4, mentre nella col. 2 del rigo LM14 viene riportato il reddito effettivamente agevolabile per il contribuente, pari, all’importo di LM14 col 1, per la percentuale di possesso dell’titolare se compilato il campo LM13 col. 2, nel limite massimo di 40.000. Se questo importo è inferiore a 40.000 euro, è interamente agevolabile; altrimenti, solo 40.000 euro sono agevolabili.

Il rigo LM15 riporta l’imposta sostitutiva dovuta, calcolata al 15% dell’importo del rigo LM14 col. 2, poi riepilogata nel quadro RX. 

Quadro RN e determinazione degli acconti

Qualora il contribuente decida di applicare la Flat tax incrementale, l’importo del reddito assoggettato a Flat Tax (indicato in LM14 col. 2) non sarà riportato nel quadro RN, affinché non concorra alla tassazione ai fini IRPEF mentre verrà comunque indicato in RN1 “Reddito di riferimento per agevolazioni fiscali” in quanto per il riconoscimento della spettanza o per la determinazione di deduzioni, detrazioni o benefici di qualsiasi titolo, possesso di requisiti reddituali, è importante considerare anche la quota di reddito assoggettata all’imposta sostitutiva. L’applicazione dell’imposta sostitutiva sul reddito incrementale 2023 è irrilevante sotto il profilo degli acconti d’imposta (IRPEF e addizionali) per il periodo d’imposta 2024 (art. 1 co. 57 della L. 190/2014).

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