Smart Money
L’incentivo Smart Money è rivolto alle start-up innovative che intendono sfruttare i servizi specialistici e il know-how qualificato dei rappresentanti dell’ecosistema dell’innovazione per definire il loro progetto imprenditoriale e prepararsi per il lancio sul mercato.
Le imprese che si trovano nella fase iniziale della loro attività possono richiedere un contributo a fondo perduto per sostenere l’acquisto dei servizi forniti dagli enti abilitati, come ad esempio incubatori, acceleratori, organismi di ricerca e innovation hub.
COSA FINANZIA
Smart money prevede due forme di intervento a sostegno delle start-up innovative:
- Contributi a fondo perduto per l’acquisto di servizi forniti dalla rete di incubatori, acceleratori ed altri enti abilitati.
Per ottenere l’agevolazione le imprese dovranno presentare dei progetti i cui piani di attività dovranno realizzarsi in almeno 12 mesi.
I servizi ammissibili possono riguardare:
- La consulenza organizzativa, operativa e strategica per lo sviluppo e la realizzazione del progetto
- La gestione della proprietà intellettuale
- Il supporto nell’autovalutazione della maturità digitale
- Lo sviluppo e lo scounting di tecnologie
- La prototipazione, ad esclusione del prototipo funzionale
- I lavori preparatori per campagne di crowdfunding
Si può presentare domanda per le spese da sostenere dopo la domanda di agevolazione e nei 18 mesi successivi all’ammissione.
L’agevolazione prevede un contributo a fondo perduto per un importo massimo di €10.000 che può coprire fino all’80% delle spese ammissibili.
- Investimenti nel capitale di rischio delle start-up innovative: le start-up possono richiedere un secondo contributo a fondo perduto se hanno ricevuto capitali di rischio da parte di enti abilitati, investitori qualificati o business-angels per finanziare i loro piani di sviluppo.
Per ottenere il contributo collegato all’investimento, l’operazione deve essere equity, di importo superiore a €10.000, non raggiungere la quota di maggioranza nel capitale sociale e garantire una permanenza di almeno 18 mesi; la raccolta fondi dev’essere avvenuta senza l’intermediazione di piattaforme di equity crowdfunding.
Per questa linea d’intervento è previsto un contributo a fondo perduto pari al 100% dell’investimento nel capitale di rischio, nel limite complessivo di €30.000.
Il contributo è riconosciuto ai sensi del “de minimis” e nel rispetto dei limiti previsti dal regolamento (UE)